Dopo la dichiarazione dello stato di allarme da parte del governo spagnolo lo scorso 14 marzo a causa del COVID-19, sono state approvate diverse norme che hanno interessato direttamente e costantemente le attività delle aziende, dei professionisti e dei cittadini in generale.
Tali norme hanno avuto effetto sulla regolamentazione delle operazioni e delle attività aziendali, distinguendo le attività ritenute essenziali da quelle che non lo sono e decretando la chiusura temporanea di queste ultime.
Ha avuto un effetto, tra l’altro, anche nel settore del lavoro, con misure per la tutela dell’occupazione, regolando e accelerando le procedure di regolamentazione e sospensione del lavoro temporaneo (i cosiddetti “ERTES”) avviate a seguito della pandemia.
Nell’ambito fiscale e previdenziale, ha consentito di richiedere, a determinate condizioni, il differimento di alcune imposte e contributi sociali.
Nell’ambito societario, la regolamentazione si è concentrata principalmente sulla sospensione e sull’estensione dei termini per la formulazione e l’approvazione dei bilanci e delle altre relazioni o memorie societarie delle società.
Alcune protezioni o restrizioni sono state introdotte anche in relazione agli investimenti stranieri in determinati settori, da parte di residenti al di fuori dell’Unione Europea o dell’Associazione Europea di Libero Scambio, quando la titolarità reale corrisponde a residenti al di fuori di queste organizzazioni territoriali.
Nel sistema di locazione o affitto di abitazioni urbane, sono state offerte alcune misure o soluzioni (moratorie e riduzioni) per questi contratti, che differiscono a seconda del tipo di proprietario dell’immobile, e sono state adottate misure per ritardare l’avvio di eventuali procedure di sfratto che potrebbero essere collegate alla situazione attuale.
Nell’ambito delle azioni personali e contenziose, ha anche decretato la proroga dei termini di prescrizione e di scadenza.
Infine, fatte salve altre misure anch’esse adottate, si segnala in questa sede l’approvazione di alcune misure finanziarie volte ad alleviare, in una certa misura, gli effetti creati dagli effetti del Coronavirus e lo stato di allarme decretato, con la concessione di garanzie e crediti ICO.
Questo stato di allarme e il riconoscimento dell’esistenza, in molti casi, di una forza maggiore, ha evidenziato il problema della sua applicazione e la necessità di ricorrere alle disposizioni dell’articolo 1105 del Codice Civile del 1889 e alla sua evoluzione giurisprudenziale per cercare di ottenere protezione. È tornata di attualità l’eventuale applicazione della cosiddetta clausola “rebus sic stantibus” (la cui accettazione da parte della Corte di Cassazione è stata in generale restrittiva) ai rapporti contrattuali in essere, in particolare nei contratti di natura successiva.
Norme principali
Di seguito sono riportate le principali norme statali approvate durante questa crisi, che potete trovare utili da tenere a portata di mano.
Regio Decreto-Legge 6/2020, del 10 marzo, che adotta alcune misure urgenti in campo economico e per la tutela della salute pubblica. BOE 62/2020 di 11 marzo.
Regio Decreto 463/2020, del 14 marzo, che dichiara lo stato di allarme per la gestione della situazione di crisi sanitaria causata dal COVID-19. BOE 67/2020 di 14 marzo.
Regio Decreto 465/2020 del 17 marzo che modifica il Regio Decreto 463/2020 del 14 marzo che dichiara lo stato di allerta per la gestione della situazione di crisi sanitaria causata dal COVID-19. BOE 73/2020 di 18 marzo.
Regio Decreto-Legge 7/2020, del 12 marzo, che adotta misure urgenti per rispondere all’impatto economico della COVID-19. BOE 65/2020 di 13 marzo.
Regio Decreto-Legge 8/2020, del 17 marzo, recante misure straordinarie urgenti per far fronte all’impatto economico e sociale della COVID-19. BOE 73/2020 di 18 marzo.
Risoluzione del 25 marzo 2020 del Congresso dei Deputati, che ordina la pubblicazione dell’Accordo che autorizza la proroga dello stato di allarme dichiarato con Regio Decreto 463/2020, del 14 marzo, fino al 12 marzo 2020.
Regio Decreto-Legge 9/2020, del 27 marzo, che adotta misure complementari, in materia di occupazione, per mitigare gli effetti della COVID-19.
Regio Decreto-Legge 10/2020 del 29 marzo che disciplina il congedo retribuito recuperabile per i dipendenti che non forniscono servizi essenziali, al fine di ridurre la mobilità della popolazione nell’ambito della lotta alla COVID-19.
Regio Decreto-Legge 11/2020, del 31 marzo, che adotta ulteriori misure urgenti in campo sociale ed economico per affrontare la COVID-19.
Risposta dell’Istituto di Contabilità e Revisione Contabile (ICAC) alla consultazione di revisione contabile sull’effetto del Regio Decreto-Legge 8/2020 del 17 marzo, al suo articolo 40, sul processo di formulazione, verifica e approvazione dei conti annuali delle diverse entità.
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Barcellona e Madrid, 6 aprile 2020